Alfa Romeo T-33 Fléron disegnata dal bravo pittore Italiano, nato in Serbia, Vladimir Pajevic, in esclusiva per Autodelta Golden Years.
Benvenuti nel sito di
"Autodelta Golden Years”
Fondato nel febbraio 2014
Disegno realizzato dall'artista Italiano Giorgio Alisi
Grazie Mille per la visita!
Oltre 220,000visite dal 1 febbriao 2014.
Ultimi aggiornamenti apportati, con nuovo materiale, il 22 gennario 2024.
Editore indirezzo: Paralegal123@duck.com
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Spero vi faccia piacere questa carrellata “Autodelta Golden Years" di un fantastico gruppo; uno sguardo dentro la straordinaria storia del Direttore, Ing. Carlo Chiti e della sua squadra fatta di uomini altamente qualificati ed appassionati.
Un grande contributo a queste pagine è stato fornito dacom: Ing. Don Black, Vladimir Pajevic, Toine Hezemans, Albert Ponno, Gian Luigi Picchi, Ing. Gianni Arosio, Italian motorsports journalist Roberto Motta e molti altri che erano in stretti rapporti con Autodelta e con l'Ing. Chiti, alcuni piloti, altri ingegneri, soci, amici personali oppure personaggi che hanno fatto la storia dell'automobile.
Queste sono le nostre radici e la nostra storia da conservare. Trasmettetela alle nuove generazioni.
Con affetto,
Robert Little assieme agi
"Scuderia Autodelta Golden Years" Team
Redattore Storico Senior Vladimir Pajevic
Translation Service Courtesy of Renzo Carbonaro
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Via Enrico Fermi 7, Settimo Milanese - Sede di Autodelta
Prima di allora la societa’, nata dalla passione di Carlo Chiti e di Lodovico Chizzola, con la denominazione "Auto Delta" aveva la sede in Friuli, Provincia di Udine, prima a Tavagnacco e poi a Feletto Umberto. Nel novembre 1964 la ragione sociale fu trasformata in "Autodelta S.p.A." con sede sempre a Feletto Umberto, ma già con uffici amministrativi a Settimo Milanese. Nel 1965 fu trasferito a Settimo Milanese anche il reparto operativo.
Circa 200 persone, al momento di maggior espansione di Autodelta, si sono guadagnate da vivere progettando,fabbricando, assemblando, migliorando, collaudando e modificando motori, trasmissioni, telai per la serie T-33, GTA e GTA Junior, GTV rally, Alfasud e Alfetta e auto di F1 negli anni ‘70 e ’80.
Potete osservare, a sinistra, le finestre dell’ufficio del Direttore Generale, Ing. Carlo Chiti ed i tre camini bianchi, sulla destra sopra il muro, per l’estrazione dei fumi dalle apparecchiature dinamometriche, per testare i motori. Proprio poco fuori visuale ci sono i due cancelli in ferro, per entrata e uscita sia del personale sia del materiale, controllati da Guardie Giurate che impedivano il passaggio di persone con qualsiasi tipo di apparecchiature fotografiche.
Le fotografie che vedrete sono le sole immagini conosciute, private o pubbliche, che esistano prese all’interno di Autodelta sino al 1967...neanche l’Alfa Romeo né il suo Museo Storico hanno alcuna immagine ripresa all’interno dei muri dell’Autodelta.
L’autorizzazione a fotografare, senza alcuna limitazione, fu una concessione personale dell’Ing. Carlo Chiti per i miei servizi presso Autodelta.
Queste immagini sono rese pubbliche per la prima volta dopo 42 anni esclusivamente sulla rivista "American Alfa Owners", alle pubblicazioni di proprietà dei Clubs AlfaRomeo in tutto il mondo e su VeloceToday.com. Tutto il materiale fotografico e’ protetto da copyright secondo la Convenzione di Berna. Tutti i diritti mondiali riservati.
Siete tutti i benvenuti a vedere la mia collezione, rara e inedita, di immagini dell’assalto di Autodelta a LeMans a giugno del 1972 e delle immagini "dietro le quinte" della Targa Florio del 1972 come parte della celebrazione del 50° anniversario di Autodelta.
Osservate anche la storia del telaio della T-33 dal primo prototipo del 1966 alla sua risultato finale con 580 hp del twin turbo 2.3 litri del 1977.
Piloti Autodelta, nella "Sezione commenti" portano la loro testimonianza con osservazioni storiche molto interessanti.
Naturalmente siete liberi di lasciare i vostri commenti o storie interessanti relative all’argomento trattato.
Siete interessati? Allora cominciamo !
I dintorni agresti di Settimo Milanese ripresi dal vicino villaggio di Baggio.
Via Enrico Fermi era molto utilizzata dai pastori per il passaggio delle loro greggi a fianco delle auto parcheggiate del personale Autodelta
Anni di lotta operaia furono fonte di problemi in tutto il paese, ma non in Autodelta dove la produzione non registrò rallentamenti anche per le paghe relativamente buone del suo personale, …che poteva leggere freschi slogan politici e manifesti sul muro ester.
Il complesso Autodelta, a destra della piccola fabbrica di tubi “Aletti” visibile a sinistra.
Potete osservare i tre camini di scarico dei gruppi dinanometrici e le finestre dell’ufficio dell’Ing Chiti all’estrema sinistra.
Il Capannone Principale
Il Capannone Principale. Osservate la sezione di coda”Le Mans” con n. 33, dietro alla nuova 116.00 serie Alfetta Berlina.
Una volta dentro, il visitatore apprezza l’ampiezza del capannone e la varietà di telaidelle diverse auto. Alcune sono in parte preassemblate per eventuali restauri o per vendita a musei, squadre corse e ricchi privati…. Un metodo pratico utilizzato per coprire i costi di produzione.
Notate il primo chassis Alfetta elaborato da Autodelta ed una prima elaborazione di una LeMans 1972, con n. 33, parcheggiata subito dietro. T33 dal 1970 sono immagazzinate sugli elevatori, inclusa una 4 litri che, nei primi anni ’70, come un fantasma, fu portata nei vari circuiti americani, ma mai utilizzata e quindirelativamente poco notata. Le immagini successive mostrano gli ultimi sviluppi delle code con alte pinne necessarie per ottenere stabilità sul rettilineo Mulsanne a LeMans.
Dietro ed alla sinistra delle auto c’e’ il magazzino attrezzi e ricambi.
La Daytona 2 litri del 1968 in primo piano sottoposta a restauro per eventuale vendita.
In fondo a sinistra si trova il locale Infermeria, il mio alloggio provvisorio appena arrivato presso Autodelta; al centro, sempre in fondo, la Caffetteria del personale. Ogni giorno lavorativo, a mezzogiorno, arrivavauna “Colli familiare” con prelibatezze fredde e calde dalla mensa di Arese.
Bevande, pane e dessert erano disponibili con un buono mensa acquistabile da parte del personale. La generosità del personale Autodelta che conservava parte del loro pasto, mi permetteva di pranzare con loro e di poter avere anche i pasti durante il weekend.
Reparto Produzione Auto
Ecco il “luogo di nascita” della serie GTA.Proprio qui, in questo posto. Alla destra oltre la parete si trova l’area di lavoro delle testate dei motori.
L’osservatore attento noterà sullo sfondo parti interessanti di GTA.
La prima elaborazione Autodelta di una Montreal V8 con iniezione Spica.
Il reparto produzione di GTA e GT Junior era una zona particolarmente ridotta, con un singolo sollevatore, una fossa ed un banco….temporaneamente occupata da una sfortunata Bobcor Montreal qui in fase di elaborazione, per la prima volta. Lo chassis sulla destra è stato completamente spogliato di tutti gli accessori e parte della carrozzeria in un’altra area del capannone, normalmente utilizzata per riparazione di auto Gruppo 2, prima di essere trasportato nel Capannone Principale, che potrete vedere nella successiva Parte Terza.
Costruzione della Famosa 33TT12
Lo chassis 33TT12 nel 1972….nella sua primitiva forma….fu costruito con tubi saldati e fogli di metallo forniti dalla “Aletti” la fabbrica della porta accanto alla Autodelta.Condividendo una parete in comune con Autodelta, quando un telaio tubolare era finito, alcuni uomini spostavano semplicemente una paratia mobile, sul lato sinistro e portavano il telaio al luogo di assemblaggio dove restava per un mese o più mentre erano montati componenti in fibra di vetro, elettrici, idraulici ed altri componenti.
Lo chassis sarebbe poi stato spostato al capannone principale per assemblaggio finale di motore/trasmissione e sospensioni. Il forno per la verniciatura lo si vede sullo sfondo, mentre sulla estrema destra si vede parte di una sezione di coda mentre asciuga nel suo stampo.
Questi chassis erano i primi delle auto 12 cilindri prodotte da Autodelta.
La prima serie di T33 disegnate al Portello dall’Ing. Satta e dall’Ing. Busso nel 1965, usavano un inusuale telaio ad “H” di spesse lamiere, contenentischiuma sintetica , per una simmetrica divisione del carburante. Inizialmente veniva montato un 4 cilindri GTZ subito sostituito da un nuovo V8 2 litri dell’Autodelta che vinse il suo primo test in pubblico nella corsa in salita di Fleron (Belgio) il 12 marzo 1967, in mano al bravo test-driver Teodoro Zeccoli.
Alla fine della stagione 1968 Autodelta aveva costruito complessivamente n. 28 vetture T33, in modo da poter omologare la vettura nel Gruppo 4per la stagione 1969…. come riportato da M.L. Twite nel suo libro “The World’s Racing Cars”, 1970.
Il telaio da “H” ebbe un’evoluzione fino alla forma fotografata sopra.
Il combustibile veniva caricato in serbatoivisibili in questo telaio ad “H”.
Qui finisce la Prima Parte di tre sezioni sulla storia di Autodelta.
Seconda e Terza Parte contengono molte e molte nuove fotografie mai viste o pubblicate fino ad oggi in “Inside the Walls”…. incluso un servizio relativo alla Targa Florio del 1972… forse l’ora più nera dell’Ing Carlo Chiti.
Siete anche invitati a selezionare la pagina “Autodelta all’assalto di LeMans” per un altro sguardo al magico decennio di gare dell’Alfa Romeo.Visitate anche le sezioni intitolate: “Ricordi di Carlo Chiti”, “Conversazioni con Piloti Autodelta”, “Cronologia della Tipo 105.33” e “Pagina dei commenti dei visitatori”.
Grazie per la visita e per favore ritenetevi liberi di contattarmi per domande a cui risponderò con piacere….all’indirizzo mail: Paralegal123@duck.com
Un saluto ad uno dei piccoli compagni favoriti dell’Ing. Chiti: “Orbina”….che condivideva il territorio con il suo “Papà” e forse altri 20/30 trovatelli, come lei, nel corso degli anni..
N.B.: In questa foto, il nostro amico americano Robert Little, autore di questa fantastica storia che ha deciso di condividere con noi,e’ il terzo in piedi da sinistra.
Sono lieto di mostrarvi il mio personale archiviofotografico (protetto da Copyright) di immagini a colori riprese all’interno dei locali dell’Autodelta, comprese le foto dell’ assemblaggio del primo gruppo di vetture 33TT12 come presero forma nel 1972 e 1973, tutte scattate con la piena autorizzazione personale del Direttore Generale Ing. Carlo Chiti, pubblicate ora per la prima volta in piu’ di 44 anni e pubblic te in successivi numeri della rivista Alfa Owner (USA) ed in selezionate rivisteweb di diversi Club Alfa Romeo in tutto il mondo nel 2014 incluse:Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Finlandia. Attualmente fa parte di una pubblicazione apuntate in VeloceToday.com.
Mentre osservate le immagini, per favore ricordate che queste foto sono state fatte con unapellicola Kodacolor 35mm utilizzando una buona macchina fotografica di quel periodo. Sono uneccellente archivio fotografico, ma non possono certamente competere con le immagini digitaliattuali.
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